Progetto TappiAMO: vendite primo semestre 2025

Un aggiornamento dal Progetto TappiAMO che, a fine 2024, ha avuto un momento di difficoltà: non ci venivano più ritirati i tappi.

Motivo: il nostro acquirente di tappi era, a sua volta, entrato in crisi, in quanto il prodotto della sua lavorazione (il macinato), non gli veniva più richiesto dalla Ditta che, attraverso il macinato, produceva cassette per il mercato ortofrutticolo. E tutto questa perché una nuova disposizione nazionale impedisce di usare più del 30% di plastica riciclata nella produzione di nuovi imballaggi (si vuole scoraggiare l’uso di plastiche, anche riciclate, e incoraggiare invece l’uso di cartone e legno per gli imballaggi).

A marzo 2025 la situazione si è parzialmente normalizzata: il nostro acquirente di tappi ha trovato un altro utilizzatore del suo macinato: una ditta che produce mobili in plastica per abitazioni e uffici. Peccato che questa ditta si trovi a 200 km da Roma e che il macinato debba essere consegnato in loco; come conseguenza di tutto questo ci è stato comunicato che il prezzo di acquisto dei tappi sarebbe passato da 18€ a quintale a 9€ a quintale.

Abbiamo avuto un momento di crisi e ci siamo chiesti se valeva la pena continuare con il Progetto.

Intanto, ci siamo detti, il Progetto mantiene ancora il suo forte orientamento al rispetto per l’ambiente (i tappi non vengono dispersi impropriamente, ma riciclati per ottenere nuovi prodotti in plastica); per quanto riguarda invece l’aspetto economico (e quindi sociale) del Progetto, gli incassi si sarebbero dimezzati, ma sarebbero comunque stati un piccolo contributo alle azioni di Caritas a supporto dell’indigenza nella città di Roma.

Abbiamo deciso di continuare.

Abbiamo solo dovuto rivedere le modalità con cui facevamo i nostri ritiri “a domicilio”, ogni settimana. Ora, quando qualcuno ci chiama per un ritiro dobbiamo essere certi che in quell’area della città, troviamo altri punti di ritiro del nostro Progetto, che ci consentano, con quello spostamento, di riempire la macchina che abbiamo a disposizione. Abbiamo visto che i mezzi che usiamo (le nostre auto), permettono di caricare al massimo 1 quintale di tappi o poco più (quindi 9/10€ di valore) e questo consente di mantenere un minimo di valore economico al Progetto.

Chiaramente nulla cambia per chi può consegnare i tappi direttamente presso la Caritas di Villa Glori.

Ma veniamo a noi: in questo primo semestre abbiamo fatto 2 vendite, per un totale, di 25,20 quintali e un incasso di 226,80€, totalmente devoluti a Caritas.

Qualcuno ci dice se si possono staccare i tappi  sempre più spesso uniti con anello di plastica alle bottiglie, disposizione dovuta ad un intervento della Commissione europea tesa a limitare l’impatto ambientale dovuto alla dispersione della plastica nell’ambiente.  Noi riteniamo di si.                                                            I tappi consegnati al nostro Progetto sono affidati ad un processo industriale di riciclo, mentre il rifiuto “bottiglia/ tappo” quasi sicuramente viene indirizzato, bene che vada, alla bruciatura in qualche termovalorizzatore (e nella scala di gestione ottimale dei rifiuti, il riciclo viene prima della bruciatura!).

Il Progetto continua.

Guido Montalbani – Referente per AMUSE APS del Progetto TappiAMO

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