5 giugno 2023, Giornata Mondiale dell’Ambiente

Si celebra oggi, 5 giugno 2023, la Giornata Mondiale dell’Ambiente, WED, istituita nel 1972 a Stoccolma, all’insegna dello slogan ‘OnlyOneEarth, Solo una Terra’.

Il World Environment Day (o WED), ha fatto dunque il suo primo esordio oltre 50 anni fa, per volontà delle Nazioni Unite che, in occasione della prima “Conferenza delle Nazioni Unite sull’Ambiente umano”,  stilarono la lista dei diritti inviolabili dell’Ambiente.

Prese forma, in questa circostanza, il Programma Ambiente delle Nazioni Unite (UNEP, United Nations Environment Program), organismo internazionale che promuove la tutela ambientale e l’utilizzo sostenibile delle risorse naturali, attraverso la sovvenzione di ricerche, iniziative a protezione di animali e piante, e progetti “verdi” che coniugano la produttività al rispetto per la Natura.

Sostenuta dall’ONU, la WED viene ricordata in oltre 140 Paesi al mondo quale “fondamentale veicolo delle Nazioni Unite per incoraggiare consapevolezza ed azione per la protezione del Pianeta”.

L’evento, sin dal suo esordio, è stato caratterizzato da due aspetti peculiari che ne informano lo spirito e ne garantiscono un successo costante trasformando una mera commemorazione in una piattaforma globale di sensibilizzazione pubblica in grado di polarizzare l’attenzione su problematiche ambientali, le più disparate, i cui profili di emergenza diventano sempre più manifesti. Così, riscaldamento globale, depauperazione delle risorse primarie, crescita demografica, inquinamento marinosmaltimento dei rifiuti, gestione dell’acqua, dissesto idrogeologico, deforestazione, consumo sostenibile, vengono sottoposti al vaglio del giudizio comune nell’ottica di una condivisione da parte di tutti nonché della libertà di scegliere la propria modalità di partecipazione. Sono questi i due profili di peculiarità cui si accennava: la Giornata Mondiale dell’Ambiente è, innanzitutto, la “giornata della gente” poiché tutti sono coinvolti nella cura del bene comune per eccellenza; nessuno può considerarsi un ospite ed ognuno, di contro, è libero di scegliere il modo in cui aiutare la Terra. A livello locale, nazionale o globale, ogni più piccola azione si avvarrà, nel contesto, di un effetto ben più ampio del singolo significato e la partecipazione di tutti (città, scuole, associazioni, organizzazioni non governative, aziende, gruppi) è in grado di condizionare – come è avvenuto – il cambiamento tanto nelle abitudini di consumo quanto nella politica ambientale nazionale e globale.

Agire individualmente, sensibilizzare l’opinione pubblica coinvolgendo i cittadini in una partecipazione effettiva, educare al rispetto di un patrimonio comune tanto prezioso quanto variegato, possono garantire ancora l’omeostasi di un ecosistema fortemente minacciato indirizzando, al contempo, una politica -distratta troppo spesso dall’immediatezza di altre esigenze- ad assumere, in Italia ed altrove, lo status di Politica con una maiuscola di nobiltà che la faccia decollare, davvero, verso una governance dei bisogni.

In particolare, la Giornata Mondiale dell’Ambiente 2023 è dedicata “all’inquinamento della plastica”. Tre le parole d’ordine: riciclo, riuso e riduzione. Sabato si è concluso l’International Negotiating Committee (INC) al quale hanno partecipato 175 paesi che hanno approvato la realizzazione di una bozza di accordo sull’abbattimento della plastica: il draft dovrebbe essere tramutato in un trattato finale entro il 2024.  

Ogni anno vengono prodotte circa 430 milioni di tonnellate di plastica metà delle quali non possono essere riutilizzate. L’Onu stima che ogni anno 19-23 milioni di tonnellate finiscano nei laghi, nei fiumi e nei mari ed avverte che, se non si pone rimedio tempestivamente, la produzione annua di plastica potrebbe triplicare entro il 2060.

Ma ancor più, l’aspetto fondamentale sottolineato dall’Onu concerne non solo l’importanza delle azioni di ogni singolo individuo ma anche la circostanza che governi ed imprese stiano operando in conseguenza di questa azione promuovendo un’economia circolare.

A conferma -ove fosse necessario- che, come recita l’Art. 4 della nostra Costituzione, Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società”.

AMUSE, da oltre 10 anni, cerca di dare il suo piccolo contributo con le sue iniziative, come il Progetto TappiAMO

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Roma2pass ti aspetta alla passeggiata del 15 giugno 2023 a Villa Strohl Fern

Giovedì 15 giugno 2023 alle 17:00 Pietro Rossi Marcelli ti aspetterà in via di Villa Ruffo 31.  Entreremo a Villa Strohl Fern, una grande villa adiacente Villa Borghese, di proprietà dello stato francese e che ospita una delle sedi del Lycèe Chateaubriand.  Prima faremo una visita alla signora Donatella Trombadori nella casa-studio del padre Francesco Trombadori e parleremo della storia della villa, poi faremo una passeggiata lungo i viali alberati del parco ascoltando fatti e storie affascinanti.

In questa passeggiata i Soci NON prenotati NON potranno accedere alla villa. La prenotazione è obbligatoria entro il 13 giugno. Per prenotare clicca qui  

Per eventuali richieste di info: roma2pass@gmail.com

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Una consapevolezza che ancora non c’è

Riceviamo da una nostra Socia e volentieri pubblichiamo:

Alluvione Emilia Romagna – maggio 2023

“Una consapevolezza che ancora non c’è” di Katia Mammola

La tragedia che nei giorni scorsi ha colpito l’Emilia Romagna ha certamente coinvolto emotivamente tutto il Paese: le immagini impietose del disastro e della sofferenza hanno travalicato l’indifferenza del quotidiano ed il cinismo strutturale della politica. Tuttavia, un interrogativo di fondo, imprescindibile quanto disatteso nei lunghi decenni trascorsi, si affaccia prepotente.

Non valgono le analisi a posteriori, le facili recriminazioni, gli angosciosi interrogativi sui fondi dedicati e mai spesi: è ciò che puntualmente segue a queste “cronache di morte annunciata”. Tanto vani sono gli allarmismi precedenti una catastrofe, quanto inutili sono i buoni propositi e le facili promesse: tra venti giorni la Romagna sparirà dai media e dall’immaginario collettivo e poco o nulla cambierà nella gestione della cosa pubblica e nella prospettiva degli italiani.

La domanda da porsi, allora, è in sé molto semplice: qual è il livello di consapevolezza, in Italia e nel mondo occidentale in generale, riguardo ai sempre più urgenti problemi ambientali? Perché l’attenzione al risparmio energetico, alla tutela del verde, alla gestione dei rifiuti urbani, al mantenimento del decoro cittadino, alla salvaguardia di un patrimonio artistico ineguagliabile, all’utilizzo responsabile dell’acqua potabile, perché questo (e molto, molto  altro ancora) non divengono spina costante del nostro abito mentale, impriting salvifico senza condizioni e senza deroghe?

Un sondaggio, effettuato da Demos pochi giorni prima della tragedia romagnola, (l’ultimo in ordine di tempo) ha affrontato, ancora una volta, la questione dei rischi ambientali. Ebbene, sembrerebbe che, negli ultimi anni, il rischio ambientale cominci ad essere percepito, in Italia, come rilevante, serio, minaccioso, superiore rispetto alla crescita economica. Soprattutto dai giovani e trasversalmente rispetto agli orientamenti politici.

Ecco: il timore diffuso ma ancora poco “strutturato” deve prendere sostanza. E deve affermarsi la consapevolezza che i fenomeni naturali -che da sempre mettono in scacco l’uomo  ed i suoi insediamenti- vengono amplificati in maniera abnorme da mutamenti correlati ad azioni antropiche. Chi ne sono artefici? Gli attori economici, va da sé. Le istituzioni, siamo concordi.  E… noi?

Ogni singolo soggetto, persona e cittadino al contempo, ogni singola associazione grande o piccola che millanta, a torto o a ragione, crediti di tutela dell’ambiente, ogni gestore della formazione e dell’educazione delle generazioni future a tutti i livelli, scuola, università, chiesa, partito, famiglia, ognuno è protagonista e responsabile di una storia ormai in atto. Che ci piaccia o meno, siamo singolarmente coinvolti in un processo di progressivo deterioramento (depauperamento) del quale la maggior parte della società non ha preso atto. Dimenticando, escludendo, disinteressandosi. Occorre agire, comprendendo che ogni singolo gesto pesa. Non serve scomodare le leggi del caos: le ripercussioni nel tempo e nello spazio di eventi all’apparenza insignificanti sono note a tutti, in teoria. In un mondo digitalizzato e globalizzato, nel quale i media non esitano a pubblicizzare il dolore ed evocare la commozione, registrando fin troppo facili indici d’ascolto, stupisce che la consapevolezza del rischio ambientale non sia acquisito appannaggio dei giovani e patrimonio universale. Oggi non è toccato all’Emilia  Romagna, bensì a noi tutti e, comunque, toccherà alla Lombardia , alla Calabria, alla Sardegna.

La nostra Associazione, AMUSE, opera in questa prospettiva: ci dobbiamo far carico in prima persona del nostro municipio, del nostro quartiere, della nostra casa, di tutto ciò che è meritevole di tutela e che è nostro esclusivamente per il profilo di salvaguardia in nome del quale operiamo. Agire è, dunque, l’imperativo categorico: interrogarsi incessantemente e costruirsi una coscienza rispettosa degli altri e di ciò che appartiene a tutti: non adesso, non qui. Domani ed ovunque.

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Il progetto TappiAMO a scuola!

AMUSE è stata invitata ed ha partecipato con il suo Progetto TappiAMO ad un evento organizzato dall’Istituto Comprensivo di Via Poppea Sabina (a Casal Monastero) e dedicato alla inaugurazione di una compostiera d’Istituto all’interno del Progetto “The Green Circle One Step Beyond: ripensare la scuola in verde”.

Tutti gli studenti, sia della scuola primaria che della secondaria, hanno potuto visitare il nostro stand, potendo così visivamente apprezzare il valore del “riciclo”, dalla plastica dura dei tappi, al macinato, fino alla materia prima seconda, disponibile per la produzione di nuovi prodotti in plastica.

Il Progetto TappiAMO, attivo nella scuola da alcuni anni, ha preso così nuovo e consapevole impulso nei circa 500 alunni dell’Istituto.

Partecipa anche tu al progetto!

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E’ tempo di 5×1000: sostieni AMUSE!

Sostieni le attività di AMUSE APS con il tuo 5×1000! AMUSE è un’associazione di promozione sociale senza scopo di lucro.
Tutte le nostre attività si basano sui contributi che provengono dalle quote d’iscrizione versate dai soci, da eventuali donazioni e dai versamenti del 5×1000.

L’utilizzo delle nostre risorse è destinato a progetti e iniziative che l’Associazione promuove e organizza prevalentemente nei settori della solidarietà, della cultura, del verde, del decoro urbano e alle spese strettamente necessarie per l’amministrazione dell’ Associazione. Entra a far parte della nostra Associazione!

Con il tuo 5×1000 potrai sostenere le nostre iniziative e i nostri progetti.
Inserisci nella tua dichiarazione dei redditi
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E’ GRATIS  Donarlo non costa nulla! È una quota parte dell’imposta sul reddito delle persone fisiche – IRPEF – che se non si devolve a nessuno, rimane allo Stato.

NON SOSTITUISCE ALTRE DONAZIONI – Il 5×1000 non sostituisce né l’ 8×1000, che offre sostegno alle confessioni religiose, né il 2×1000 che è destinato al sostegno dei partiti politici.

NON DISPORREMO DEI TUOI DATI Per motivi di privacy lo Stato eroga tutti i contributi destinati a AMUSE in un unico versamento in forma anonima. Quindi non è possibile per AMUSE sapere chi ha scelto di devolvere il 5×1000, né il singolo importo.

COME SI DONA:

Se presenti il 730 precompilato è semplicissimo.

Basta scegliere la categoria “Sostegno delle organizzazioni non lucrative…” e inserire il nostro codice fiscale 97599610587. (vedi esempio riprodotto qui sotto)

Se compili il modulo 730, la certificazione Unica oppure il Modello Redditi:

Basta firmare nel riquadro riprodotto qui sotto: “Sostegno degli Enti del Terzo settore iscritti nel RUNTS….” e indicare il nostro codice fiscale 97599610587

Contiamo sul tuo aiuto, GRAZIE!

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AMUSE partecipa alla XI Edizione di OPEN HOUSE ROMA con ROMA2PASS

AMUSE partecipa anche questo anno all’iniziativa di OPEN HOUSE ROMA, giunta alla sua XI Edizione che si svolgerà nelle giornate dal 20 al 28 maggio 2023.
Ecco l’iniziativa prevista e organizzata da AMUSE nell’ambito del progetto Roma2pass:

Visita al Parco Virgiliano il 25 e 26 maggio 2023 dalle 18.00 alle 19.00 punto di ritrovo in via Panaro 2 in compagnia di Andrea Ventura, Presidente di AMUSE e esperto di storie e luoghi del II Municipio.

Per partecipare alla visita non occorre prenotazione, ecco le indicazioni di Open House Roma: clicca qui

Il programma di Open House Roma comprende 200 luoghi da visitare51 eventipiù di 40 tour, organizzato grazie alla collaborazione e all’impegno di oltre 500 persone tra volontari, istituzioni, università, associazioni, progettisti.

Vi aspettiamo!

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Partecipa al Premio: “Il miglior Racconto del Flâneur”

AMUSE ha il piacere di presentare la prima edizione del “Premio AMUSE – Il miglior Racconto del Flâneur”.

Il premio prende spunto dal progetto AMUSE “I Racconti del Flâneur” il cui obiettivo è la promozione e la conoscenza del Municipio II attraverso lo scrivere e il piacere di leggere. Questo progetto è attivo sin dal 2020 nell’ambito del “programma Roma2pass”, che invita i cittadini a scrivere e inviare le loro storie alla Redazione di Roma2Pass. Il progetto “I Racconti del Flâneur” ha il Patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Municipio II del Comune di Roma.

Saranno valutati in questa prima edizione i racconti pubblicati sul sito www.roma2pass.it dal 01/01/2020 al 30/08/2023. Per tutti gli autori dei “Racconti del Flâneur” già pubblicati o che lo saranno dalla redazione di Roma2pass e che vorranno partecipare a questa prima edizione, sarà sufficiente inviare una mail all’indirizzo roma2pass@gmail.com dichiarando di aver preso visione del Regolamento pubblicato, che potrete leggere sotto, e di voler partecipare al Concorso.

Regolamento del Concorso: “Premio AMUSE – Il miglior Racconto del Flâneur” clicca qui

Saranno premiati 3 “Racconti del Flâneur” da una giuria di Soci AMUSE vicini al mondo letterario legato in particolare alla storia dei luoghi del Municipio II.

Che aspetti dunque, invia il tuo racconto e se sarà pubblicato, chissà, potrebbe essere premiato!

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Partecipa alla passeggiata del 18 maggio 2023 – Corso Italia: da Porta Salaria a Porta Pinciana

Giovedì 18 maggio 2023 alle 18:00, Roma2pass organizza una passeggiata nel quartiere Pinciano lungo le mura.

Ci guiderà Andrea Ventura, presidente di AMUSE, e chi ne volesse sapere di più passeggiando con noi e ascoltando fatti, leggende, supposizioni (e alcune volte sogni), non manchi di venire! 

Per prenotare la vostra partecipazione, clicca qui  

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I Racconti del Flâneur – “Passeggiando al Pincio” di Maria Grazia Toniolo

L’ultimo “Racconto del Flâneur” di Roma2pass è una piacevole passeggiata al Pincio!  Ma non per andare sul piazzale Napoleone nelle ore di punta, farsi largo tra la gente fino ad arrivare in prima fila e, finalmente, goderci il panorama di Roma che si distende sotto di noi.  No, no, flâneur come noi non lo farebbero mai! Mariagrazia ci aspetta lì all’ora del primo caffè della mattina, per farci scoprire il giardino intorno a noi e, in particolare, le sue palme.  E di cose interessanti ne impareremo molte!  

Non mancate quindi di leggere il racconto:  “Passeggiando al Pincio” di Maria Grazia Toniolo

Vi chiediamo, se avrete piacere, di partecipare attivamente a questo progetto AMUSE inviandoci un vostro racconto breve che abbia un legame, più o meno forte non importa, con qualche angolo dei nostri quartieri del II Municipio.  Oppure, se vi va, potete “spargere voce” tra amiche e amici “con la penna facile” che abbiano scritto o abbiano voglia di scrivere un racconto con le caratteristiche che vi abbiamo appena detto.

Buona lettura!

L’iniziativa “I Racconti del Flâneur” di Roma2pass è patrocinata dall’Assessorato alla Cultura del Municipio II del Comune di Roma

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