Il 15 maggio 2017 AMUSE ha inviato una mail alla Soprintendente ai Beni Artistici e Culturali di Roma, Arch. Eicheberg, segnalando alcune criticità del progetto della Pista Ciclabile Nomentana, le cui opere dovrebbero essere appaltate a breve. La mail e iI documento ad essa allegato evidenziano infatti che nel tratto davanti alle Ville Torlonia e Mirafiori il Progetto prevede di posizionare il percorso delle biciclette vicino agli ingressi delle Ville, lasciando i pedoni sul lato più esterno del marciapiede.
Tale soluzione non è conforme alle norme di legge in materia (D.M. 577 del 1999) perchè espone a rischio indebito i pedoni che entrano ed escono dalla Villa; il motivo che ha portato a questa scelta progettuale risiede nel divieto apposto dalla Soprintendenza a spostare anche di poco i lampioni in stile Liberty, cosa che consentirebbe, invece, di realizzare la parte ciclabile della pista nella zona esterna del marciapiede e lasciare i pedoni dal lato delle mura. Il diniego della Soprintendenza è stato ribadito nella riunione tenutasi il 3 maggio 2017 tra i rappresentanti del Municipio II, inclusa la Presidente Del Bello, del Dipartimento per la Mobilità di Roma Capitale e della Soprintendenza. Nel corso della riunione è stato preso in esame anche il documento di AMUSE che era stato in precedenza inviato alla Presidente Del Bello e discusso con l’Assessore ai LL.PP. Giovannelli e la Presidente della Commissione LL.PP. Caracciolo.
Scopo della mail inviata da AMUSE alla Soprintendenza è, pertanto, quello di caldeggiare la ricerca di una soluzione che contemperi le esigenze della tutela con quelle della sicurezza, senza porre a rischio la realizzazione stessa della Pista e le risorse economiche stanziate.
Pista ciclabile Nomentana-la proposta di AMUSE
ALLA SOPRINTENDENTE ARCHEOLOGIA E BELLE ARTI DEL COMUNE DI ROMA
ARCH. MARGHERITA EICHBERG
e p.c.
Al Presidente Municipio II
Dott.ssa Francesca Del Bello
Al Direttore Dipartimento Mobilità e Trasporti Roma Capitale
Ing. Maurizio Viola
All’Assessore LL PP Municipio II
Dott. Gian Paolo Giovannelli
Alla Presidente della Commissione LLPP Municipio II
Dott.ssa Valentina Caracciolo
Gentilissima Arch. Eicheberg
In relazione al recente incontro tra rappresentanti di codesta Soprintendenza e del Municipio II in merito al Progetto della Pista Ciclabile Nomentana, Le trasmetto copia del documento predisposto dell’Associazione AMUSE sul tema.
Il documento rileva alcune non conformità del progetto rispetto alle norme di legge applicabili, in particolare nei tratti antistanti le Ville storiche Mirafiori e Torlonia. In queste aree, infatti, il traffico delle biciclette correrebbe lungo le mura perimetrali e quindi adiacente agli ingressi, con evidenti rischi di conflitto tra i ciclisti ed i frequentatori delle Ville. Poiché il resto della pista prevede correttamente i pedoni lungo le mura e i ciclisti all’esterno, i percorsi dovrebbero inoltre essere incrociati quattro volte, creando così ulteriori rischi di incidenti.
Per adeguare il progetto ai requisiti imposti dal DM 577 del 30.11.1999, rimuovendo conseguentemente le condizioni di pericolosità sopra indicate, è indispensabile spostare i lampioni Liberty, perchè occupano oggi la parte esterna del marciapiede, che dovrebbe essere destinata alle biciclette. Nel documento allegato sono descritte due possibili soluzioni, che richiedono entrambe piccole traslazioni dei lampioni. Da quanto ci è stato riferito, invece, dalla riunione è uscita confermata la soluzione progettuale originaria (biciclette lato Ville e pedoni all’esterno), per la contrarietà della Soprintendenza a qualsiasi spostamento dei lampioni.
La Pista Ciclabile Nomentana rappresenta una tra le più importanti opere per la mobilità sostenibile oggi in progetto a Roma e, al contempo, un’occasione irripetibile nel breve termine per la riqualificazione di Via Nomentana. Verrebbero infatti ricostruiti i filari di platani sul controviale, utilizzando piante geneticamente modificate in grado di resistere alla malattia che li ha decimati; verrebbe risistemato tutto il marciapiede in sanpietrino, oggi per gran parte sconnesso; verrebbero restaurati i lampioni Liberty che sono in stato di grave degrado, in parte rotti, in parte brutte copie dell’originale. Auspicabilmente verrebbero sostituiti anche i corpi illuminanti a led di dubbio gusto istallati di recente, che hanno rimpiazzato le eleganti lanterne originarie. Infine, ma non ultimo per importanza, AMUSE ha proposto che la pista possa essere utilizzata anche da persone a ridotta mobilità. Questo sarebbe un parziale riconoscimento da parte della collettività verso un gruppo di concittadini troppo spesso penalizzati dalle barriere architettoniche e dalla maleducazione di alcuni.
Siamo convinti che sia sempre possibile trovare una soluzione che contemperi le esigenze della conservazione con quelle della fruibilità sostenibile della Città. Siamo anche convinti che non tutte le contaminazioni del mondo moderno siano necessariamente peggiorative, ma che ci siano casi, come questo, nel quale la complessiva valenza del recupero e del restauro possa compensare qualche lieve variazione dell’esistente. Soprattutto non ci vogliamo arrendere all’idea che le opzioni si riducano alla realizzazione di interventi in difformità alle norme di sicurezza oppure alla rinuncia ad un’opera meritoria, insieme alla riqualificazione urbana ad essa associata. Sarebbe una sconfitta per tutti.
Sono naturalmente disponibile, insieme ai colleghi di AMUSE, ad un incontro per l’approfondimento della tematica, qualora lo ritenesse utile.
In attesa di un Suo cortese riscontro, colgo l’occasione per inviarLe i miei migliori saluti.
Francesco de Falco, socio AMUSE