Alcune persone camminano sotto la pioggia, altre ci si bagnano solo. (Roger Miller)
AMUSE inaugura una nuova rubrica, Il Giardino di Einstein, che vuole configurarsi, come il nome suggerisce, quale luogo “figurato” di incontro, di scambio, di dialogo.
In questo spazio “dedicato” AMUSE si propone – coltivando un pensiero critico e scientifico – di occuparsi di sostenibilità ambientale e sociale, di comprendere le dinamiche volte a tutelare la propria salute, di individuare un ‘vivere eticamente’ nel rispetto di ciò che lasceremo in eredità alle generazioni che seguiranno.
Il Giardino di Einstein mira ad accogliere i contributi dei Soci e dei simpatizzanti di AMUSE, su temi pressanti del quotidiano che proiettano, talvolta, ombre sinistre sul futuro stesso dell’uomo. Dall’energia alle comunicazioni, dalla salute all’ambiente, AMUSE invita tutti coloro che ci seguono, a partecipare alla realizzazione di questa nuova rubrica dedicata all’analisi di argomenti di attualità scientifica.
I racconti pubblicati, con i relativi link per leggerli, sono in fondo alla pagina
“Migliorare la qualità della vita nei nostri quartieri attraverso la partecipazione attiva e l’impegno civico, sensibilizzare i cittadini e le istituzioni su tematiche d’interesse comune, contribuire, sviluppare, promuovere e informare” rappresentano la sintesi delle attività di AMUSE sin dalla sua fondazione.
Il Giardino di Einstein si propone, come ‘spazio virtuale’, aperto a coloro, giovani e meno giovani che, con ‘atteggiamento scientifico’ sostenuto da curiosità e documentazione, vorranno dar vita ad un dibattito fecondo di idee e riflessioni: perché dal connubio (di antica memoria) tra l’entusiasmo trascinante dei più giovani e l’esperienza preziosa di chi ha alle spalle molta strada, possa scaturire l’abbozzo di un presente migliore.
AMUSE pone l’accento sull’ambiente, anzitutto. Cambiamenti climatici, inquinamento, desertificazione, dissesto idrogeologico, estinzioni, impatto delle azioni antropiche sugli ecosistemi. Occorre chiedersi cosa stia accadendo alla Terra e ai suoi ospiti, quale sia la percezione del problema e delle sue ormai immanenti conseguenze e, come sia possibile operare.
Invitiamo tutti coloro che ci seguono a partecipare, inviando il proprio contributo a info@associazioneamuse.it
L’idea è di lavorare insieme attraverso questa ulteriore modalità di scambio e di confronto con l’obiettivo di apprendere conoscenza, acquisire consapevolezza, riconoscere l’altro e rispettare il nostro luogo.
Opinioni e contenuti espressi nell’ambito di un articolo/contributo del Giardino di Einstein sono nell’esclusiva responsabilità dell’autore e non sono riconducibili in alcun modo all’associazione AMUSE o a organi della stessa.
Einstein è personaggio universale, scienziato straordinario, pensatore e studioso eclettico per il quale “tutta la scienza non è altro che un affinamento del pensiero comune”. Nell’immaginario collettivo del nostro tempo, il termine “Einstein” è divenuto sinonimo di “genio”: di un genio mite e multiforme, pacifista ed umanista, chiaro assertore della posizione epistemologica del proprio lavoro scientifico e dei limiti etici della scienza.
Einstein presta, pertanto, nome e atmosfera alla nostra nuova rubrica.
Ancor più, AMUSE vuole creare, all’ombra di Einstein ovvero della ricerca intesa come arte del risolvibile, un crocevia di idee finalizzato all’acquisizione di una consapevolezza della realtà che sia strada maestra verso l’operatività, la promozione dell’azione, la concretizzazione. Dal sapere, al saper fare, al saper essere: tre step da riproporre nelle pagine di questa rubrica che vuole dare voce alle problematiche in tema di sostenibilità ambientale, salute, società, tecnologia.
AMUSE, in estrema sintesi, vuole delineare un percorso che, con il contributo di tutti, sia d’ausilio a tutti per diventare non solo cittadini migliori del Municipio II ma cittadini migliori del mondo.
Vorremo dare vita ad un proficuo dialogo che riconosce un unico catalizzatore: l’oblatività come nuova cultura dell’uomo. Ed oblativo è ciò che è offerto spontaneamente, ben diverso dal semplice offrire che è anch’esso gratuito ma non per questo libero da opportunità, ruoli, attese e, dunque, mai spontaneo. L’oblativo è altruismo disinteressato, non è indotto da senso del dovere, non si aspetta contropartite: è oblativo il tempo donato al volontariato. Ed AMUSE, associazione di volontariato, fuori dagli schemi dell’utilitarismo e delle logiche compensatorie che dominano i nostri giorni, vuole ripristinare l’identità di una comunità.
Responsabile Progetto: Katia Mammola (Socia AMUSE)
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