Decoro lungo il muro di cinta di Villa Albani

Il progetto prende il via a Febbraio 2011, quando una nostra Socia ci segnala che il muro di cinta di Villa Albani (Villa Storica di Roma) è perennemente tappezzato da uno strato, spesso fatiscente, di manifesti e lungo il suo sviluppo risultano installati (si ritiene in modo abusivo) alcuni cartelloni pubblicitari (uno, poi, di dimensioni enormi).

AMUSE fa sua l’idea di attivarsi per ridare dignità a quel luogo, visto anche come luogo simbolo dove riaffermare quel senso di rispetto delle regole e di legalità che tutti dovremmo ben aver presente.

In data 22 febbraio 2011, AMUSE consegna al Protocollo del II Municipio una formale segnalazione in cui si chiede all’Assessore competente del Municipio (Assessore alle Attività produttive, alle Affissioni ed alla Pubblicità) una verifica del degrado e delle eventuali violazioni perpetrate in loco.

In data 17 Marzo, veniamo informati che, su richiesta dell’Assessore, una squadra del Decoro dell’AMA ha ripulito il muro di cinta della Villa, staccando (alla meglio) i manifesti presenti. Nulla si dice dei cartelloni pubblicitari.

E così ad Aprile 2011 mandiamo all’Assessore competente una nuova comunicazione che segnala il degrado e l’illegalità ancora presenti lungo il muro della Villa. In risposta a questo, poco dopo, riceviamo dall’Assessore competente la seguente comunicazione: “ il II Gruppo Polizia Municipale dopo verifiche e sopralluogo sull’aerea segnalata ha ricontravvenzionato la società Romantech SRL per la reinstallazione degli impianti abusivi, già multati e rimossi in precedenza.”

A Maggio 2011, ricompaiono poi nuove affissioni; verrebbe voglia di mollare tutto. Ma non ci sembra il caso; ci rimbocchiamo le maniche e torniamo alla carica.

Puntiamo a ripulire di nuovo il muro dai manifesti (questa volta in modo totale, magari con l’idropulitrice dell’AMA, così che sia inequivocabile a tutti che le affissioni, su quel muro, sono assolutamente proibite) e insistiamo sulla presenza dei cartelloni abusivi.

E così Lunedì 4 Luglio 2011, a partire dalle ore 8,30 del mattino, una squadra del Decoro Urbano dell’AMA, munita di idropulitrice, ripulisce totalmente il muro di cinta di Villa Albani staccando i nuovi manifesti affissi e rimuovendo i frammenti rimasti dalla precedente ripulitura.
Ci concentriamo di nuovo sui cartelloni pubblicitari (che vengono multati e ri-multati ma che sempre lì rimangono). Parte una nuova segnalazione alla Polizia Municipale. La risposta (che ci arriva in data 12 Ottobre) ci informa che i 7 impianti pubblicitari sono stati sanzionati in quanto installati abusivamente e segnalati al Dipartimento competente per la conseguente rimozione.

Passa il tempo ma i cartelloni rimangono sempre al loro posto. Parte una segnalazione al Dipartimento competente (VIII); silenzio di tomba!

E così a Dicembre 2011, cerchiamo di sfruttare l’iniziativa della Giornata della Cortesia (organizzata dalla Fondazione Insieme per Roma) per risollevare il problema della rimozione dei 7 cartelloni abusivi.

Il tempo a disposizione per organizzare la rimozione non è molto e poi la Giornata della Cortesia cade di domenica (quando le rimozioni sarebbero molto più onerose); veniamo così autorizzati ad apporre sui 7 cartelloni abusivi un adesivo che informa la cittadinanza che quei cartelloni “già sanzionati in quanto abusivi, verranno successivamente rimossi”.

E’ il 4 Dicembre 2011: AMUSE interviene con propri Soci, dalle ore 11 alle ore 13, in Viale Regina Margherita per proseguire e completare l’intervento di pulizia del muro di cinta della Villa, alla presenza dell’Assessore alle Affissioni Pubblicitarie del Secondo Municipio Mario Mancini e in collaborazione con una squadra del Decoro Urbano dell’AMA.

L’intervento si completa con l’affissione, sui 7 cartelloni pubblicitari abusivi, di un adesivo con la scritta “Cartellone abusivo– verrà rimosso quanto prima”.

A Gennaio 2012 la situazione è la seguente: il muro di cinta della Villa è intonso (anche se ha subito un’aggressione da parte di writers, prontamente rintuzzata da una squadra dell’AMA); dei 7 cartelloni pubblicitari, 3 sono stati rimossi (probabilmente su iniziativa delle stesse ditte installatrici per non incorrere in ulteriori sanzioni), ma gli altri 4 (fra cui il più grande) sono ancora lì, a dispetto della loro riconosciuta abusività.

Chiediamo spiegazione sul perchè 3 cartelloni siano stati rimossi, mentre 4 (fra i quali il mega cartellone) siano ancora in loco. Le risposte che ci arrivano dalla Segreteria del Sindaco Alemanno ci fanno intendere che sono in corso delle verifiche e che saremo informati quanto prima sugli sviluppi.

Di tempo ne passa e non succede nulla; per nostra fortuna, anche se i cartelloni rimangono lì, nessuno pensa di riutilizzare quel muro per affissioni e così almeno un primo risultato sembra ampiamente acquisito.

Dopo alcuni mesi veniamo informati che i cartelloni rimasti sono stati “regolarizzati”; chiediamo spiegazione; “Come si può regolarizzare un mega cartellone a ridosso del muro di cinta di una Villa Storica”?

“Esitono procedure di regolarizzazione disponibili per le aziende di pubblicità interessate, che consentono di regolarizzare, all’interno di determinate circostanze, la propria installazione”); una risposta laconica, ma anche rappresentativa della possibilità che è data ad alcuni di muoversi, in apparente legalità, ai confini o ben oltre, delle regole esistenti.

A questo punto le nostre iniziative si fermano.

Ci fa comunque piacere vedere che, ad inizio 2014, il muro di cinta del parco di Villa Albani (Viale Regina Margherita ed inizio di Via Savoia) è ancora intonso.

 

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